Ai tempi dell’emergenza Covid-19 festeggiare una festa simbolica come è quella dedicata a tutte le mamme per qualcuno potrà sembrare superfluo o addirittura inopportuno.
Io invece credo che, mai come quest’anno, questa ricorrenza vada onorata: quante famiglie con figli a casa hanno dovuto rivoluzionare la propria vita quotidiana? E quante di queste hanno visto sacrificarsi in prima persona le mamme?

Oggi non solo è opportuno ma è doveroso ringraziare e festeggiare quelle donne che, per l’ennesima volta, nel momento del bisogno, si sono caricate sulle spalle la situazione senza neanche farlo pesare come avrebbero potuto.

In un momento in cui le scuole sono chiuse (ancora oggi senza alcuna concreta alternativa) e i figli non sono praticamente potuti uscire di casa per quasi due mesi, se le famiglie sono riuscite a mantenere un equilibrio il merito è oggettivamente il loro. Se quei figli, per quanto possibile, cresceranno sereni, nonostante tutto quello che è successo, succede e succederà, è soprattutto a loro che si dovrà dire grazie.

Al tempo stesso, però, non voglio che passi il messaggio della donna/mamma quasi fatalmente votata a questi comportamenti. Non è così anche se la società che abbiamo costruito negli anni fa di tutto per dire il contrario. A queste donne insieme alla gratitudine dovremmo infatti anche chiedere scusa.

Sì, scusa per averle nuovamente messe di fronte al fatto compiuto.

Scusa perché, ancora prima del Covid-19, non erano affatto agevolate nel loro doppio ruolo di donne e madri.

Scusa perché spesso per fare le mamme hanno dovuto rinunciare alle loro ambizioni lavorative.

Scusa perché ci rivolgiamo a loro quasi esclusivamente quando abbiamo bisogno di qualcosa.

Spero vivamente che, quando questi giorni di emergenza saranno terminati, ci sia il tempo per ridisegnare davvero la nostra società, tenendo presente che senza le nostre mamme e le loro ambizioni la nostra comunità è più povera.

Quindi l’augurio che vi faccio per il futuro, pensando anche alle mamme di domani, è di potere avere la possibilità di realizzarvi come meglio credete, consapevoli di potere essere chi veramente vorrete essere. Sarebbe un bel regalo che arriverebbe con tantissimi anni di ritardo e con un grande biglietto di scuse allegato.

Viva le nostre mamme!

Il Sindaco
Bruno Bruni