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Comune di Manziana

Storia (conoscere le origini)

LA STORIA
L’area di Manziana è stata interessata da insediamenti già nell’epoca Villanoviana. Fu abitata dagli etruschi e quindi dai Romani. Nel XI sec il territorio divenne parte dei possedimenti della famiglia dei Prefetti di Vico, un piccolo feudo chiamato Castrum Sanctae Pupae. Nel 1290 Santa Pupa fu acquistato dall’Arcispedale del Santo Spirito, ma sembra che all’epoca il feudo fosse pressoché disabitato. Alla metà del XVI secolo i Baroni del Santo Spirito si adoperarono per il suo ripopolamento offrendo mezzo rubbio (poco meno di un ettaro) di terreno in cambio di un quinto del prodotto. L’offerta richiamò gente dalla Toscana, dall’Umbria, dalle Marche e in qualche caso dal Nord Italia. I nuovi arrivati erano per lo più boscaioli e carbonari, i “Capannari”. Nel 1500 i coloni si costituirono in Universitas, che fu riconosciuta dal Santo Spirito. Nacque così Manziana con il suo borgo, sistemato urbanisticamente dall’architetto Ottavio Nonni detto il Mascherino allievo del Vignola. Fino al 1870 fu sotto il dominio pontificio. Con l’Unità d’Italia iniziò l’evoluzione del borgo rurale nell’attuale moderna cittadina.

ORIGINI DEL NOME
Il nome di Manziana compare per la prima volta ufficialmente in un documento del 1658. Sono diverse le teorie sull’origine del nome: alcuni lo fanno derivare da una pregiata pietra locale (lapis anitianus), mentre altri ne attribuiscono la discendenza da “mansum”, ovvero manso, fondo agrario per l’allevamento. Un’altra teoria è legata alla presenza della vacca maremmana al centro stemma del Comune: in tal caso Manziana deriverebbe da “manza”, giovane vacca, mentre molti sostengono che il nuovo abitato sorto nel 1600 prese il suo nome dal bosco che lo circondava, la Silva Mantiana, forse collegata a sua volta a Mantus, dio etrusco degli inferi.

Clicca qui per consultare la rubrica “La Storia di Manziana e Quadroni“, dedicata ai caduti della prima e seconda guerra mondiale