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Comune di Manziana

FESTA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Si è da poco conclusa la cerimonia organizzata per la festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Di seguito il testo del discorso del Sindaco Bruni e alcune foto della mattinata.
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“Benvenuti, anzi, ben trovati a tutti!
E’ con piacere che oggi onoriamo la festa dell’unità nazionale e delle forze armate nuovamente in presenza e con la partecipazione della Cittadinanza ed addirittura dei ragazzi del nostro Istituto Comprensivo.
Il piacere è ancora più grande perché quest’anno ricorre il centenario della traslazione e tumulazione all’Altare della Patria del Milite Ignoto a cui, con deliberazione del Consiglio comunale n. 32 del 30/07/2021, abbiamo con emozione ed orgoglio conferito la Cittadinanza Onoraria di Manziana.
Sono sempre stato molto legato a questa giornata e non nascondo che sapere che quella di oggi sarà la mia ultima in qualità di Sindaco mi emoziona: la deposizione della corona di alloro ai piedi del nostro meraviglioso monumento ai caduti, il silenzio e l’esecuzione del nostro inno nazionale sono elementi essenziali di un momento che tiene insieme le Istituzioni del nostro paese. E’ una sensazione forte, speciale, evocativa.
Sulle pareti del monumento ci sono i nomi di nostri Concittadini che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali che caratterizzano la nostra Patria: in molti casi si parla di ragazzi poco più che ventenni che hanno lasciato la propria casa senza farci mai più ritorno, perdendo per sempre la possibilità di costruirsi un proprio futuro.
In mezzo all’incertezza di questi anni, ai timori di questo periodo di emergenza pandemica ognuno di noi nel profondo ha il desiderio o meglio il bisogno di aggrapparsi a dei valori comuni: sembra che oggi tutto ci divida. E’ quindi quanto mai urgente riscoprire quelle fondamenta sui cui è stata costruita la nostra democrazia.
Nei momenti di difficoltà è necessario lavorare per unirsi e non per sottolineare le diversità: siamo tutti figli, nipoti, pro-nipoti dei sacrifici fatti dai nostri genitori, nonni e bisnonni durante due guerre mondiali. E quando sento che qualcuno vuole paragonare l’atmosfera di questi anni con quella di allora non posso crederci: significa negare la Storia e disonorare le persone che ci hanno permesso oggi di godere di libertà che sembravano all’epoca impossibili. E non penso solo ai caduti che oggi onoriamo ma a tutte le famiglie coinvolte: alle mamme, alle mogli, ai figli che hanno dovuto realmente sostenere il peso di una catastrofe.
Il mio messaggio in questa giornata speciale, guardando negli occhi questi piccoli Cittadini di domani, è semplice: crediamo nelle Istituzioni, nei valori su cui sono fondate. Spendiamoci per le Istituzioni: mettiamoci in gioco, partecipiamo alla vita politica, diventiamone attori protagonisti. Se non si riscopre il piacere di servire lo Stato, con tutti gli oneri e gli onori che questo comporta, presto vedremo svuotare quel serbatoio di idee e valori che caratterizzano la nostra società e la nostra nazione. E servire lo Stato non significa necessariamente essere concordi con la linea politica che in quel determinato momento ha la meglio.
Io sono stato eletto Sindaco per due volte consecutive: in questi miei due mandati avrò fatto cose apprezzabili o meno ed è essenziale che ci sia stato e ci sia ancora oggi chi abbia avuto ed abbia ancora la possibilità ed il desiderio di dirmelo. Non esiste un sistema organizzativo perfetto. Ma sicuramente il nostro permette di agire, partecipare, condividere o dissentire su idee, progetti ed opinioni.
Il prossimo 4 novembre non indosserò più questa fascia, avendola lasciata al mio successore. A prescindere dall’esito delle elezioni e dalle persone che decideranno di concorrere, lo farò con felicità perché vorrà dire che ci sarà stato qualcun altro che avrà deciso di dedicare il proprio tempo a Manziana, come scelsi di fare io ormai quasi 10 anni fa: non è una cosa scontata, anzi.
Concludo, non volendomi dilungare troppo, con i ringraziamenti che faccio in primis alle Autorità presenti oggi e che sono state presenti in passato: qualcuno dice che giornate come queste siano ormai anacronistiche e “prive di significato”. Sono un semplice Sindaco ma vi assicuro che la solennità di questa giornata supporta e da forza a tanti che come me credono in quello che stanno facendo, nonostante difficoltà e criticità.
Grazie anche ai nostri ragazzi ed agli insegnanti che li hanno accompagnati: sono fermamente convinto che in queste occasioni si lasci nel loro cuore un piccolo seme capace di creare un legame solido con il passato e per questo di rendere la costruzione del futuro che è nelle loro mani più consapevole.
Un ulteriore ringraziamento lo voglio rivolgere ai miei Concittadini. Tutti. Sostenitori ed oppositori.
Sono stati dieci anni intensi e se sono arrivato alla fine di questo percorso il merito è sicuramente della mia squadra: grazie a tutti gli assessori che si sono avvicendati, grazie anche ai consiglieri, opposizione inclusa e grazie, non da ultimo, alla mia famiglia. Quando si decide di ricoprire ruoli pubblici serve una base solida, capace di sostenere impegni, preoccupazioni, ritmi “anormali”, frequenti arrabbiature, umori altalenanti e tanto tanto altro ancora.
Grazie ancora e… viva le forze armate e viva la nostra bella Italia, libera ed unita!”

Il Sindaco
Bruno Bruni