“Ricorre oggi la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una data che con il trascorrere degli anni ha assunto sempre più rilievo e significato.
Nel 2020 il numero dei cosiddetti femminicidi è salito dell’8%: una percentuale enorme dietro la quale si nascondono le vite e le storie di mamme, mogli, figlie che ci hanno lasciato per sempre.
Negli ultimi giorni una notizia mi ha particolarmente colpito e profondamente scosso: la morte del piccolo Matias a Vetralla. Voi direte: e cosa c’entra con questa giornata? Purtroppo da quello che risulta dagli articoli pubblicati sull’argomento, l’uccisione di Matias è l’estrema vendetta del padre nei confronti della madre.
Ecco, tra i femminicidi io inserirei anche quesi casi atroci, ancora più terribili della morte in sè.
Uccidere un figlio è già qualcosa di disumano ma farlo per rovinare la vita ad una moglie, la madre di quella piccola creatura, è qualcosa di straziante.
Lo è nei confronti di un bambino di 10 anni che, in un modo che faccio anche fatica a scrivere e che non scriverò, è stato ucciso da colui che aveva contribuito a metterlo al mondo e lo è nei confronti di una donna formalmente ancora in vita ma che ora avrà il compito di respirare essendo di fatto morta dentro.
Perdere un figlio è qualcosa di innaturale e solo chi ha vissuto personalmente questo dolore può capire bene di cosa si tratta. Ma perderlo in questo modo è una condanna che nessuno merita.
Alla mamma di Matias in rispettoso silenzio invio il mio abbraccio, lo stesso che come comunità manzianese inviamo a lei e a tutte le donne costrette a vivere queste realtà, con l’invito e la speranza che sappiano trovare la forza di bloccare questa catena di violenza, denunciando gli abusi subiti e avendo le Istituzioni e le Autorità al proprio fianco.
Nessun punto di vista diverso, nessuna lite, nessuno “errore”, può giustificare un atto di violenza. NESSUNO.
Solo quando l’uomo capirà che fare “sfoggio” della propria forza fisica contro una donna e contro i più deboli è la sua più grande debolezza e sconfitta, probabilmente questa giornata non avrà più ragione di esistere.”
Il Sindaco
Bruno Bruni